Al via, in Olanda, i lavori per la costruzione del più grande impianto fotovoltaico galleggiante in Europa: 48MW di capacità da installare all’interno del bacino idrico artificiale dell’ex sito d’estrazione di sabbia, di proprietà della società Kremer Zand and Grind, nei pressi della città di Emmen, provincia di Drenthe.
Le operazioni d’installazione verranno eseguite dall’impresa olandese GroenLeven: una volta completato, entro metà 2020, l’impianto genererà elettricità equivalente al consumo di circa 13 mila abitazioni.
Non si tratta del primo record in materia di fotovoltaico galleggiante cui puntano i Paesi Bassi: solo lo scorso anno è stato presentato il progetto Zon op Zee (tradotto “Sole sul mare”) che prevede la realizzazione entro i prossimi 5 anni della prima centrale fotovoltaica in mare aperto, nel Mare del Nord.
Le caratteristiche fisiche del territorio olandese, d’altra parte, rendono il ricorso al fotovoltaico flottante, particolarmente appetibile: nel 2017, un report della Dutch Foundation for Applied Water Research (STOWA) stimava in 52 mila ettari la superficie coperta da bacini idrici interni su cui potenzialmente installare simili impianti.
A livello mondiale, invece, è ancora la Cina a trainare il settore del fotovoltaico flottante. A fine marzo è entrato in funzione il più grande impianto galleggiante al mondo, nella provincia di Anhui: 13 isolotti di pannelli fotovoltaici, per una superficie complessiva di 140 ettari e una capacità di 70MW in quello che era un ex sito d’estrazione minerario.
Ma le ambizioni del Paese asiatico vanno ben al di là dei record attuali: a breve, nei pressi della città di Suzhou, dovrebbe arrivare a completamento un nuovo impianto galleggiante da 150MW e nell’immediato futuro, la Cina, punta a costruire ulteriori isolotti fotovoltaici per una capacità complessiva di 1GW.
Il progetto è frutto di una collaborazione tra imprese statali cinesi e il costruttore francese Ciel&Terre, specializzati nel fotovoltaico galleggiante. Con una capacità di 150MW, l’impianto dovrebbe essere in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 21 mila case.
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